Sony punta al monopolio delle meccaniche di gioco secondo Tencent

la controversia legale tra sony e tencent
La disputa legale che coinvolge Sony e Tencent sta emergendo come uno dei casi più significativi del settore videoludico. Al centro della contesa si trova il progetto Light of Motiram, accusato da Sony di essere un clone della celebre serie Horizon.
le accuse di sony contro tencent
I legali di PlayStation sostengono che il titolo sviluppato da Tencent riproduca in modo eccessivo gli elementi distintivi di Horizon, inclusa la protagonista dai capelli rossi, le creature meccaniche in un contesto post-apocalittico e l’estetica generale. Queste somiglianze sono state definite “servili” e mirate a sfruttare il successo di titoli come Zero Dawn e Forbidden West. La causa è stata avviata in California lo scorso luglio, ma la situazione ha preso una piega più complessa.
la difesa di tencent: un attacco alle accuse
Nella sua replica, Tencent non si limita a negare le accuse, ma contrattacca affermando che Sony stia cercando di ottenere un monopolio su convenzioni comuni nel genere videoludico. Secondo Tencent, i temi al centro della controversia – eroine dai capelli rossi, civiltà distrutte e bestie meccaniche – non sono esclusivi di Horizon, ma archetipi narrativi presenti in numerosi altri giochi. Alcuni esempi includono:
- The Legend of Zelda
- Far Cry
- Outer Wilds
- Enslaved: Odyssey to the West
- Biomutant
dichiarazioni sullo sviluppo di horizon zero dawn
A complicare ulteriormente la posizione di Sony ci sono alcune dichiarazioni fatte durante lo sviluppo di Horizon Zero Dawn. In un documentario dietro le quinte, l’art director Jan-Bart Van Beek aveva ammesso che l’idea alla base del gioco non fosse originale, sottolineando somiglianze con opere esistenti come Enslaved. Queste affermazioni sono state utilizzate da Tencent per sostenere che il DNA stesso di Horizon fosse consapevolmente derivativo.
sfide giuridiche nella causa tra sony e tencent
Tencent basa anche la sua difesa su argomentazioni legali. L’azienda sostiene che Sony abbia citato in giudizio le entità sbagliate; infatti, Light of Motiram è sviluppato in Cina e pubblicato da una società con sede a Singapore. Inoltre, va notato che il gioco non sarà disponibile prima della fine del 2027. Le accuse mosse da Sony si fondano su supposizioni riguardo al potenziale del titolo piuttosto che su fatti concreti.
l’impatto sulla proprietà intellettuale nell’industria videoludica
L’esito del processo potrebbe avere conseguenze significative per l’intero settore videoludico. Se le rivendicazioni di Sony venissero accolte, si potrebbe assistere a una protezione più estesa degli archetipi narrativi e stilistici. Viceversa, se Tencent dovesse prevalere, ciò invierebbe un messaggio chiaro: certe formule appartengono al linguaggio comune dell’industria piuttosto che a singoli publisher.
A questo tema si aggiunge una recente controversia tra Nintendo e Pocketpair, creatori di Palword. Recentemente è stato annunciato che l’ufficio brevetti americano ha approvato il brevetto per l’evocazione delle creature da far combattere insieme al protagonista. Un brevetto simile potrebbe limitare gravemente lo sviluppo di molti giochi RPG e altre produzioni.
differenze tra ispirazione e violazione nella creazione videoludica
L’attuale situazione solleva interrogativi cruciali per l’intero comparto: dove termina l’ispirazione artistica e dove comincia la violazione? È giusto rivendicare come proprietà esclusiva elementi diventati convenzioni generali?