Recensione di holy shoot, il roguelite sparatutto che ti fa impazzire

il mercato dei roguelite e l’arrivo di holy shoot
Il settore dei roguelite continua a prosperare, con una crescente offerta di titoli in 2D e pixel art. Le produzioni in 3D rimangono piuttosto rare, attirando sempre l’attenzione degli appassionati. In questo contesto, l’annuncio di Holy Shoot, un nuovo sparatutto roguelite in prima persona, ha suscitato aspettative elevate tra gli utenti, grazie a uno stile artistico che richiama opere come Gunfire Reborn e RoboQuest.
la trama e il gameplay di holy shoot
La narrazione del gioco è piuttosto semplice: si viene catapultati all’inferno per recuperare reliquie sacre rubate dai demoni. L’attenzione si sposta quindi sul gameplay. Come tipico del genere roguelite, la meccanica principale prevede di eliminare i nemici in ciascuna stanza, acquisire potenziamenti e nuove armi, per poi ripetere il processo fino al termine della partita. La valuta guadagnata può essere utilizzata per miglioramenti nella metaprogressione.
problematiche nel design del gioco
Emergono diverse criticità relative alla direzione progettuale del titolo sviluppato da Tale Era Interactive. All’inizio della partita si deve scegliere tra due eroi e tre elementi (fulmine, ghiaccio e paura). Le abilità disponibili risultano poco incisive; ad esempio:
- Il primo eroe è veloce ma non particolarmente efficace.
- Il secondo può diventare invisibile ma è spesso trascurato.
- L’elemento paura risulta decisamente più potente rispetto agli altri due.
missioni a tempo e progressione
Nelle stanze si assegnano missioni temporizzate per ottenere valuta extra; Queste possono risultare impossibili da completare a causa dell’apparizione casuale dei nemici o della presenza di funghi esplosivi considerati avversari. Inoltre, completare una stanza non fornisce ricompense immediate; le anime guadagnate devono essere investite per salire di livello o acquistare potenziamenti in un negozio dedicato.
difficoltà nel bilanciamento delle armi
Anche il sistema delle armi presenta problematiche: alcune risultano superiori ad altre (come il bolt-action o la Thompson), mentre quelle da mischia sono praticamente inutilizzabili a causa delle hitbox poco chiare durante i combattimenti ravvicinati.
aspetti tecnici e conclusioni su holy shoot
Sotto il profilo tecnico, i risultati variano: la grafica in cel shading è ben realizzata e alcuni dettagli dello scenario offrono momenti divertenti. Nonostante l’ultimo aggiornamento abbia migliorato il framerate, persistono problemi come pop-up evidenti e interruzioni musicali durante l’uso della mitragliatrice gatling.
Completare una partita richiede circa otto ore di gioco senza possibilità di salvare durante le run. Definire l’early access di Holy Shoot come “problematico” appare riduttivo; il titolo affronta sfide significative sia dal punto di vista tecnico che bilancistico. Pur avendo solide basi che potrebbero portarlo a diventare un gioco interessante se corretti i difetti attuali, non è consigliabile al prezzo attuale di quasi 20€.