Nintendo conferma nessuna informazione personale rubata nel cyber attacco

crimson collective e la violazione di nintendo
Il gruppo di hacking noto come Crimson Collective ha dichiarato di aver effettuato una violazione della sicurezza ai danni di Nintendo, rubando alcuni asset. Questa affermazione è emersa in seguito a un’intervista rilasciata da Nintendo al quotidiano Sankei Shimbun, dove la compagnia ha confermato l’avvenuto attacco informatico.
conferma dell’attacco e conseguenze
Nonostante la conferma dell’hackeraggio, Nintendo ha specificato che non è stato possibile verificare se siano stati rubati dati personali o informazioni relative allo sviluppo dei giochi e alle attività aziendali. Questo attacco segue un precedente episodio nel quale un presunto leaker aveva diffuso quasi un terabyte di dati provenienti dalla sussidiaria di Nintendo, il famoso sviluppatore di giochi Pokémon, GAME FREAK.
il “teraleak” e i suoi contenuti
Nel mese di ottobre del 2024, il cosiddetto “Teraleak” ha portato alla luce nomi ed indirizzi email aziendali di ben 2.606 dipendenti attuali e passati di GAME FREAK, oltre a informazioni su progetti futuri e asset legati a titoli passati. Tra i dettagli trapelati vi sono:
- Un nuovo gioco Pokémon per Nintendo Switch
- Un progetto collaborativo con un altro studio
- Asset grafici e musicali inutilizzati da precedenti giochi Pokémon per Nintendo DS
- Una serie live-action Pokémon prevista su Netflix
- Un sequel del film live-action Detective Pikachu del 2019
azioni legali intraprese da nintendo
A seguito delle violazioni subite, Nintendo ha richiesto al tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Settentrionale della California l’emissione di un subpoena per costringere Discord a fornire informazioni riguardanti il leaker coinvolto nel “Teraleak”. Questo passo evidenzia la serietà con cui l’azienda affronta la questione della sicurezza dei dati.