Death Stranding 2: recensione del sequel atteso dell’anno

Il 2020 ha segnato un momento cruciale nella storia recente, con l’arrivo della pandemia di COVID-19 che ha colpito il mondo intero. La situazione ha portato a misure drastiche e a una vita sociale completamente stravolta, creando una realtà inedita per milioni di persone. Durante questo periodo, le connessioni umane sono diventate più importanti che mai, spingendo le persone a trovare nuovi modi per rimanere in contatto attraverso la tecnologia.
Death Stranding: un videogioco profetico
In questo contesto, il videogioco Death Stranding, creato dal visionario Hideo Kojima, è emerso come un simbolo di questa esperienza collettiva. Il titolo ha esplorato temi di isolamento e connessione, riflettendo le sfide affrontate dalla società durante la pandemia. Dopo cinque anni di sviluppo, il sequel si presenta come una nuova avventura pronta a catturare l’attenzione degli appassionati.
Trama e personaggi del sequel
Death Stranding 2: On The Beach si svolge quattro anni dopo gli eventi del primo capitolo. I protagonisti Sam e Lou cercano di vivere una vita tranquilla fino a quando Fragile, amica di Sam dotata della capacità di teletrasportarsi grazie alla Spiaggia, lo coinvolge in una missione per riconnettere il Messico.
- Sam
- Lou
- Fragile
- Tarman
- Rainy
- Neil (interpretato da Luca Marinelli)
Gameplay migliorato e nuove meccaniche
Sotto il profilo del gameplay, i cambiamenti apportati hanno reso l’esperienza più ricca e coinvolgente. Le critiche ricevute dal primo titolo sono state ascoltate e implementate nel nuovo capitolo. Sam ha ora la possibilità di costruire strutture utili durante le sue traversate e utilizzare nuovi gadget per affrontare avversari sia umani che androidi.
Miglioramenti nelle dinamiche di gioco
I giocatori possono ora sfruttare azioni stealth migliorate e utilizzare strumenti innovativi per gestire le situazioni più complesse. Inoltre, il sistema delle relazioni con i 42 Prepper disponibili offre opportunità per ottenere gadget esclusivi che arricchiscono ulteriormente lo stile di gioco.
Aspetti tecnici e colonna sonora
Dall’aspetto tecnico, il titolo si distingue per la sua qualità grafica impressionante su Playstation 5. È stato progettato per garantire prestazioni fluide senza compromessi visivi significativi. La colonna sonora include artisti noti come Chvrches e Low Roar insieme a nuove aggiunte quali Woodkid e Caroline Polachek.
Critiche sulla narrazione e sui personaggi
Non mancano le critiche riguardanti la narrazione del gioco; alcuni punti risultano scarsamente sviluppati o prevedibili. Nonostante la trama finale possa sorprendere positivamente i giocatori, ci sono stati momenti in cui la progressione appariva lenta o poco coinvolgente.
- Kojima’s style and references may feel excessive at times.
- The pacing issues can detract from the overall experience.
- The character development is uneven across the cast.
Anche se l’esperienza complessiva è sicuramente più divertente rispetto al primo capitolo, restano interrogativi sul futuro dell’autore nel bilanciare elementi ludici con quelli narrativi nei prossimi progetti.