Blades of Fire: recensione del action GDR innovativo

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Il panorama videoludico contemporaneo è caratterizzato da una continua sperimentazione, rendendo difficile la creazione di opere completamente innovative. Per affrontare questa sfida, molti sviluppatori scelgono di modificare elementi già esistenti per dare un tocco personale ai loro progetti senza rischiare eccessivamente. Questo è il caso di Mercury Steam, noti per titoli controversi come Castlevania: Lords of Shadow e Metroid Dread, che ha recentemente lanciato il suo nuovo progetto, Blades of Fire. Si tratta della prima IP originale dopo cinque anni di pausa.

trama e ambientazione di blades of fire

La narrazione di Blades of Fire inizia in modo diretto, presentando un mondo devastato dalla regina Nerea, la quale ha trasformato l’acciaio del regno in pietra. Il protagonista, Aran de Lira, si trova coinvolto in eventi più grandi quando assiste all’omicidio dell’amico Abate Dorin. Quest’ultimo stava cercando Aran per consegnargli uno dei sette martelli leggendari, strumenti che hanno forgiato il mondo.

il potere della forgia degli dei

Dopo aver interagito con la reliquia, Aran viene trasportato nella forgia degli dei, dove l’incantesimo della regina non ha effetto. Qui, insieme a Adso, decide di fermare Nerea, rivelando legami misteriosi tra i due.

sistema di combattimento e personalizzazione delle armi

L’acquisizione del martello non è solo un elemento narrativo ma rappresenta anche il fulcro del gameplay: la forgiatura delle armi. Aran può creare diverse tipologie di armi utilizzando materiali ottenuti sconfiggendo nemici o esplorando il mondo.

dettagli sulla forgiatura delle armi

  • Martelli
  • Spade corte
  • Doppie asce
  • Lance
  • Claymore

Ciascuna arma possiede caratteristiche specifiche influenzate dal tipo di metallo utilizzato durante la creazione. La personalizzazione include diversi componenti come lama, punta e impugnatura che influiscono su peso e resistenza.

sistema di combattimento e esplorazione metroidvania

I combattimenti richiamano titoli come Sekiro e God of War; ogni nemico presenta debolezze specifiche legate alle armi scelte. Quando non si combatte, il gioco offre elementi esplorativi tipici del genere metroidvania.

difficoltà nell’esplorazione e progressione del gioco

Il titolo presenta difetti significativi riguardo alla libertà concessa al giocatore: mancanza di segnalini o indicazioni chiare porta spesso a situazioni frustranti durante l’esplorazione.

Sotto il profilo tecnico, la versione testata su PlayStation 5 mantiene solidi 60 fps ed offre una grafica fantasy ben realizzata. La trama principale richiede circa venti ore per essere completata; se si desidera esplorare ulteriormente e affrontare missioni secondarie, questo tempo può aumentare fino a trenta ore.

dinamiche tra i protagonisti

 

I personaggi principali Aran e Adso interagiscono in modo efficace attraverso dialoghi vivaci che arricchiscono la loro relazione nel corso dell’avventura.

 

 

Blades of Fire si distingue per una combinazione interessante tra meccaniche solide nella creazione delle armi ed un sistema di combattimento avvincente. Presenta anche una narrativa incerta ed enigmi poco intuitivi nella progressione. Nonostante ciò, essendo un progetto originale dopo anni da parte dello studio spagnolo, merita attenzione nel panorama videoludico attuale.

 

     
  • Aaran de Lira: Protagonista principale
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  • Anziano Abate Dorin: Amico ucciso all’inizio della storia
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  • Adso de Zelk: Protetto di Aran
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  • Nerea: Regina malvagia
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  • Glinda: Strega dei boschi aiutante nella forgiatura
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