Scopri l'arte del manga al Museo Nazionale d'Arte Asiatica Guimet

Giampiero Colossi • Pubblicato il 19/12/2025 • 4 min

Nel contesto di una visita parigina, la mostra Manga. Tout un Art! al guimet propone una lettura articolata delle origini del fumetto giapponese, collegando forme antiche a esiti moderni e inserendo il fumetto nel quadro delle arti visive. L’esposizione, aperta dal 19 novembre al 9 marzo 2026, utilizza pezzi delle collezioni permanenti per raccontare come le strisce, i rotoli e il kamishibai abbiano contribuito a definire un linguaggio narrativo proprio del Giappone e come questo linguaggio sia poi stato recepito e reinterpretato nel tempo.

l’itinerario espositivo intreccia temi grafici e fonti iconografiche con esempi storici e opere di rilievo, collegando la tradizione popolare a momenti della storia dell’arte giapponese e occidentale.

manga origini, forme e transizioni

La mostra accompagna il visitatore attraverso le forme meno convenzionali del racconto per immagini, partendo dal kamishibai e da una pièce con una bicicletta dotata di teatro ambulante e fogli di cellu lidos appesi alle pareti, fino ad approdare a opere di autori che hanno segnato lo sviluppo del medium. Il percorso culmina con le pagine e gli schermi dedicati a Osamu Tezuka e ai classici che hanno definito il fumetto moderno, offrendo una lettura non solo narrativa ma anche visiva dell’evoluzione stilistica.

In questa cornice si osservano corrispondenze tra manga e stampa di inizio secolo, come le connessioni tra i settimanali giapponesi e i fumetti occidentali dell’epoca, che mettono in luce scambi e influenze reciproche tra culture diverse.

manga e le collezioni del guimet

Il allestimento utilizza opere provenienti dalle collezioni permanenti, integrandole con pezzi chiave legati al mondo del fumetto giapponese. Una stanza è dedicata ad Astro Boy e ad altre pagine originali di Tezuka, offrendo una panoramica ampia sulle tappe del manga classico. Oltre ai lavori di Tezuka, sono presenti pezzi di Mizuki e di altri autori legati al genere gèkiga, nonché pagine e schizzi associati a tematiche shōjo e shōnen.

Tra le sezioni tematiche, la mostra collega contenuti di grandi opere a riferimenti mitologici e folkloristici, con piani dedicati a creature della tradizione nipponica e a immagini rituali che rimandano a conoscenze religiose e iconografiche giapponesi.

manga percorsi espositivi e allestimenti

Il percorso prosegue su un secondo piano, dove si esplorano leggende popolari, otogizōshi e volumi commerciali dall’epoca Edo a quella Meiji, insieme a esperienze immersive che mettono in rilievo temi della vita quotidiana e della narrativa popolare. Una sala è interamente dedicata a una grande sezione di ©manga storici e a una presentazione visiva della Great Wave di Hokusai, entrando in dialogo con storie emblematiche che hanno alimentato l’immaginario collettivo.

La mostra propone inoltre una chiave di lettura che collega il fumetto a design, costume e scenografia, offrendo una lettura della relazione tra arte narrativa e produzione industriale dell’immagine.

manga riflessi culturali e dialogo tra discipline

Il progetto espositivo mette in evidenza come il manga sia riconosciuto come forma d’arte, capace di intrecciare narrativa, pittura e iconografia religiosa, folklore e letteratura. L’esposizione evidenzia le radici storiche del medium e la sua funzione di intrattenimento narrativo, mostrando come le opere lette a casa o consultate in biblioteca si leghino a pratiche artistiche riconosciute dall’istituzione museale. Al contempo, il percorso invita i visitatori a riflettere sul ruolo della lettura condivisa tra pubblico e collezione e sull’impatto che queste pagine originali hanno avuto su nuove generazioni di lettori.

Durante la visita, il pubblico ha modo di osservare l’interazione tra pagine, tavole originali e allestimenti scenici, con momenti di confronto tra opere storiche e temi contemporanei associati al fumetto giapponese. L’esperienza si conclude con momenti di contatto tra opere, testi e oggetti esposti, offrendo una visione complessa di come manga abbia attraversato decenni e culture pur restando legato a forme narrative essenziali.

personaggi citati nell’allestimento

  • Erica Friedman — fotografa
  • Paul Gravett — giornalista
  • Eike Exner — autrice
  • Kitazawa Rakuten — primo fumettista professionista in Giappone
  • Osamu Tezuka — autore di Astro Boy e di altre opere iconiche
  • Shigeru Mizuki — autore legato al genere gekiga
  • Kaze Kaworu — illustratore associato a pubblicazioni di manga
  • Gō Nagai — creatore di opere come Goldark

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