Romics 2025: Paolo Herras e Jerico Marte di Toshokan in panel e intervista

Giampiero Colossi • Pubblicato il 25/12/2025 • 5 min

Durante l’ultima edizione autunnale di Romics, un panel dedicato a Ricordi Perduti – Strange Natives ha aperto una finestra sul fumetto filippino, offrendo una narrazione che intreccia memoria, folklore e identità. L’evento, promosso dall’editore Toshokan, ha visto protagonisti Paolo Herras, sceneggiatore e direttore del Philippine International Comics Festival, e Jerico Marte, illustratore, giunti per la prima volta in Italia per presentare il loro lavoro.

ricordi perduti: strange natives e il legame con la memoria

La collaborazione tra Herras e Marte è nata quasi per caso, trasformandosi in un dialogo creativo continuo. Herras, autore consolidato impegnato nella promozione del fumetto filippino all’estero, aveva intravisto nel lavoro di Marte una sintonia visiva in grado di valorizzare una storia nuova: da quell’incontro è nata la serie Strange Natives, di cui Ricordi Perduti costituisce uno dei capitoli. L’antologia racconta otto “strani nativi”, figure emblematiche della cultura e della memoria delle Filippine. Marte è stato invitato a scegliere un personaggio da disegnare, ma la risposta è stata: “Decidi tu per me”, alimentando così un flusso creativo simbiotico tra sceneggiatura e illustrazioni cariche di simbolismi.

Durante la conversazione, sono emerse le ispirazioni artistiche dei due autori. Herras ha citato Gabriel García Márquez e Isabel Allende per l’uso del realismo magico, insieme a registi italiani come Giuseppe Tornatore e Pier Paolo Pasolini che hanno insegnato a intrecciare intimità e memoria storica. Un altro riferimento chiave è stato il fumetto francese Asterix & Obelix, con il loro villaggio impegnato a difendersi da una conquista esterna. Marte invece ha riconosciuto una forte influenza dal fumetto giapponese e occidentale, oltre a un’attenzione al tratto simbolico tipico dell’arte europea.

ricordi perduti: tema e simboli centrali

Il tema dominante dell’opera è la memoria, con il titolo stesso che allude a una tendenza diffusa nelle Filippine a dimenticare rapidamente eventi personali e storici. Herras sottolinea che la diffusione orale della memoria ha spesso impedito una preparazione tempestiva di fronte a calamità o trasformazioni sociali. Ricordi Perduti nasce quindi come tentativo di conservare la memoria attraverso l’arte, offrendo voce a ciò che potrebbe sbiadire e affidando ai popoli ricordi delicati, come una farfalla, simbolo stesso della memoria. La protagonista di questo capitolo, la vecchia Grasya, possiede il potere di viaggiare all’interno dei ricordi altrui, scegliendo una figura anziana come fulcro narrativo per esplorare la memoria custodita da chi la conserva più a lungo. Lo stile di Marte, caratterizzato da linee fluide e atmosfere sospese, conferisce ulteriore rilievo a queste scelte narrative.

ricordi perduti: testimonianze dall’incontro

Durante l’incontro è emersa anche una serie di riflessioni sulle impressioni maturate al Romics e sul contatto con i lettori italiani. Marte ha descritto l’esperienza in Europa come una prima grande occasione, esprimendo apprezzamento per l’ospitalità italiana e per l’accoglienza ricevuta dai presenti. Herras ha ricordato che il successo internazionale è arrivato anche grazie alla partecipazione a fiere come Francoforte nel 2021, dove la pubblicazione dei fumetti filippini ha avuto una risonza significativa. Entrambi hanno evidenziato l’affetto del pubblico e la curiosità degli italiani per uno stile che ha trovato risonanza in nuove realtà editoriali.

jerico marte e paolo herras: percorsi e influenze

Jerico Marte ha raccontato l’ingresso nel mondo del fumetto grazie a un passaggio decisivo: un talent scout della Marvel, C. B. Cebulski, che lo incoraggiò a partecipare a selezioni e lo spinse verso nuove opportunità. Da allora, Marte ha coltivato una traiettoria che spazia tra esperienze in animazione e progetti indipendenti, con ispirazioni tratte da Jae Lee, Gerry Alanguilan e Hirohiko Araki. Tra i lavori che hanno accompagnato la sua crescita, una copertina di un romanzo intitolato Barcelona, di Criselda Yabes, è stata citata come esempio di stile Art Nouveau impiegato in progetti visivi differenti. Herras ha aggiunto che la collaborazione con Marte ha permesso di trasformare idee in una narrazione in cui i personaggi assumono vita propria, alimentando una dinamica creativa unica.

Entrambi hanno delineato un percorso che va oltre i singoli volumi: Ricordi Perduti è descritto come il secondo capitolo di una serie chiamata Strange Natives, prevista per includere altri personaggi. Il progetto originale si è sviluppato da un libricino di 70 pagine, in cui la prima pagina presentava un’immagine che riuniva gli otto “nativi” e includeva Grasya. Il prossimo volume dovrebbe introdurre un nuovo protagonista, Francis, un ragazzo indisciplinato che, grazie a un dono magico, può vedere e rispettare il mondo degli spiriti. Ogni volume sarà realizzato da un artista diverso, mantenendo una coerenza narrativa tra le storie e i mondi visivi proposti.

Durante la discussione è stata evidenziata anche la carriera di Jerico Marte, avviata nel 2014 con Tanod, una serie fantascientifica scritta da Gabriel Chee Kee. L’esordio nel fumetto è seguito da esperienze televisive e da contatti con l’industria internazionale, che hanno favorito un’evoluzione stilistica orientata tra realismo e simbolismo. In questa cornice, si può notare come Marte integri influenze occidentali e orientali, trasformando il tratto in una cifra personale. Per quanto riguarda l’ispirazione, oltre ai maestri citati, si riconosce una continuità con il gusto europeo per le composizioni e con l’elasticità narrativa tipica dei manga. In questa cornice, l’arte di Marte si distingue per una versatilità che si presta a raccontare il fantastico senza perdere la gestualità realistica.

Personalità presenti e ospiti principali dell’incontro

  • Paolo herras
  • Jerico marte

Tra i lavori citati, si segnala anche una copertina di Barcelona, romanzo di Criselda Yabes, illustrata con una cifra stilistica Art Nouveau, che riflette l’attenzione al dettaglio e al simbolismo presente nelle opere di Marte.

Categorie: Serie e fiction

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