Ricerca bbfc sul contenuto sessuale nell’anime
Recenti ricerche condotte dal British Board of Film Classification (BBFC) hanno messo in luce le opinioni riguardanti i contenuti sessuali, inclusi riferimenti al sesso, nudità e comportamenti abusivi all’interno dell’anime. Lo studio ha coinvolto un campione di 2.001 partecipanti provenienti da dieci gruppi di discussione online, comprendente fan e non fan dell’anime, adolescenti e genitori. La metodologia adottata ha combinato approcci quantitativi e qualitativi per raccogliere dati significativi.
risultati chiave dello studio BBFC
Il rapporto del BBFC ha fornito importanti informazioni su come le opinioni variano tra appassionati di anime e coloro che non sono abituati a queste convenzioni stilistiche e culturali. Di seguito alcune delle principali scoperte:
- 81% degli intervistati concorda sul fatto che le scene sessuali nell’anime abbiano un impatto simile a quelle nei contenuti dal vivo e dovrebbero essere classificate in modo analogo.
- 69% ritiene che la nudità sessualizzata debba ricevere una classificazione superiore rispetto alla nudità naturale.
- Questo è in linea con il modo in cui il BBFC classifica altri contenuti; la nudità viene considerata sessualizzata quando vi sono “riprese prolungate o angolazioni della telecamera che enfatizzano attributi fisici.”
- 86% degli intervistati ha indicato l’abuso di autorità in situazioni di squilibrio di potere come il fattore più influente nella classificazione dei contenuti al confine tra due categorie di età.
- 80% considera che il fan service elevi la categoria d’età degli anime.
- 40% ritiene che contenuti sessuali brevi e infrequenti possano giustificare classificazioni più basse.
senso di protezione per i minori
Dallo studio emerge anche una preoccupazione significativa riguardo alla protezione dei minori: 88% degli intervistati concorda sul rischio per i bambini se i contenuti non vengono classificati adeguatamente. Questo evidenzia l’importanza di stabilire standard coerenti per i contenuti trasmessi sia sulla TV tradizionale sia sulle piattaforme on-demand.
sviluppo del Video-on-Demand Code nel Regno Unito
A complemento delle ricerche sui contenuti anime, si segnala l’imminente introduzione del Video-on-Demand Code da parte dell’Ofcom, previsto per settembre 2026. Questa normativa mira a garantire standard editoriali simili a quelli già esistenti per la TV tradizionale, affrontando problematiche relative ai contenuti dannosi e ai requisiti di accessibilità.
L’Ofcom avrà l’autorità di applicare sanzioni finanziarie ai servizi on-demand più grandi (“Tier 1”) se non conformi agli standard previsti. Tra questi potrebbero includersi piattaforme note come Netflix, Amazon Prime Video e Disney+.
sintesi finale
I risultati della ricerca del BBFC suggeriscono un ampio supporto verso trattamenti normativi uniformi per gli anime, indipendentemente dalla loro modalità di distribuzione. L’attenzione verso la protezione dei minori rimane centrale nel dibattito attuale riguardo alla regolamentazione dei media digitali.
- BBC
- CW Network
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