Recensione Manga Drops of God: Mariage Volumi 6-7
nel cuore del sequel di drops of god: mariage, la narrazione riacquista slancio e concentra l’attenzione sull’abbinamento tra cibo e vino, sui viaggi e sulle dinamiche tra i personaggi principali. la tensione narrativa emerge mentre i protagonisti affrontano nuove prove enologiche e culinary, scandite da scoperte sensoriali e momenti di introspezione culinaria.
drops of god: mariage e l’evoluzione del racconto enologico
trama e sviluppo dei personaggi
la protagonista shizuku subisce una sconfitta iniziale contro issei, ma resta al centro della scena grazie all’azione di protezione di un’osteria occidentale minacciata da avversari e giudici disonesti. dopo la competizione “food & wine”, shizuku e miyabi ricevono un invito a un pasto finale proposto dallo chef mikasa, responsabile del ristorante angoulême, la cui reputazione è stata compromessa da comportamenti ingannevoli. mikasa condivide una porzione della sua storia, la sua competenza autentica e, per un momento, si allontana dalla scena per riapparire poco dopo in una posizione chiave.
ai due viene affidata la missione di costruire mariages per quattro portate classiche francesi: hanno solo un menù di riferimento e devono analizzare ogni portata per individuare il vino capace di creare l’abbinamento perfetto. mikasa entra nel racconto come compagna di viaggio di shizuku nel dialogo tra vino e cibo, offrendo competenze strategiche e una prospettiva diversa. l’ascensione della trama continua quando volume 7 introduce un nuovo personaggio: louis, un vecchio uomo singolare che si rivelerà determinante per la storia di mikasa.
viaggi, temi e scoperte enologiche
la narrazione si sposta all’esterno, portando la storia a un’esposizione vinicola a londra, dove si esplorano dinamiche di mercato: i négociants hanno una storia economica ricca e affascinante, offrendo uno sguardo complementare al racconto. tra le scoperte emerge un txakoli bulgaro, ampliando l’orizzonte dei vini presentati. tra le preferenze del lettore, spiccano un rosé di provence dal prezzo accessibile abbinato a ratatouille e l’approccio curioso verso vini meno noti.
in parallelo, il mondo di shizuku si completa con l’indagine su figure di rilievo: viene rivelata jancis robertson, una delle personalità più rispettate del panorama vinicolo, insignita di riconoscimenti di livello mondiale. mentre l’attenzione si sposta sull’evoluzione del dialogo tra gusto e territorio, la storia rimane ancorata a una filosofia di fondo: celebrare alimenti riconoscibili e vini accessibili, accompagnando il lettore in un viaggio sensoriale anche quando i protagonisti assaporano bevande di prestigio non destinabili all’acquisto quotidiano.
dinamiche tra i personaggi e sviluppo ambientale
più che una semplice trama di abbinamenti, il racconto mette in evidenza le relazioni tra i personaggi: una tensione non dichiarata tra miyabi e shizuku che si avvicina a una conferma sentimentale, e una relazione nondetto ma evidente tra mikasa e louis, che evolve rapidamente da formalità a confidenza in pochi pannelli. l’ambientazione riflette una migrazione tra oriente e occidente, con mikasa che lascia il giappone per cercare di riavviare un ristorante che, da bambina, ha cambiato la sua vita, e louis che aggiunge una chiave narrativa legata al passato della protagonista.
l’insieme dei volumi trova il suo punto di forza nell’evocazione di sapori familiari e vini accessibili, offrendo allo stesso tempo spunti di riflessione sul valore del cibo come linguaggio universale. la storia invita a percepire la degustazione come un dialogo tra culture diverse, tra tradizione e scoperta, mantenendo vivo l’interesse fino all’ultima pagina.
paragrafo dedicato ai protagonisti e agli ospiti principali:
- shizuku
- issei
- miyabi
- mikasa
- louis
- jancis robertson