Project Motor Racing: la recensione definitiva dopo l'aggiornamento

Giampiero Colossi • Pubblicato il 15/12/2025 • 4 min

Una valutazione approfondita di Project Motor Racing mette in evidenza come l’esperienza di guida si presti a interpretazioni differenti in base all’hardware e agli aggiornamenti rilasciati nel tempo. L’evoluzione di questo titolo passa soprattutto attraverso patch che possono ridefinire il carattere del gioco, trasformando caratteristiche inizialmente problematiche in elementi gestibili o, in alcuni casi, correggendo aspetti strutturali. La cronologia delle modifiche illumina una questione cruciale: la validità della recensione è condizionata dal periodo considerato e dalle modifiche successive, rendendo necessario inquadrare ogni giudizio in un lasso temporale definito.

panorama generale e stato attuale di project motor racing

Il lavoro di Ian Bell ha adottato una strategia di lancio che ha privilegiato l’uscita completa della versione 1.0, anziché attendere riscontri prolungati dal periodo di accesso anticipato. una scelta discutibile, che ha alimentato problemi significativi fin dall’esordio. Nonostante ciò, l’idea di fondere simulazione e gestione introduce una direzione originale nel panorama dei racing game.

il parco auto si distingue per una selezione che comprende vetture poco comuni nei racing game, tra cui modelli come Mosler, Marcos e Lister Storm. L’offerta spazia dagli anni ’70 agli esemplari contemporanei, fino alle hypercar che gareggiano nel World Endurance Championship. L’esordio ha mostrato una continuità con gli sforzi di Bell già presenti nei Project CARS, ma con una direzione distinta che incide sull’esperienza complessiva.

caratteristiche principali del parco auto e della carriera

La modalità Carriera propone una gestione non solo della guida, ma anche delle finanze personali. Partendo da un budget iniziale, l’utente deve selezionare le auto in base alle disponibilità, valutando quali campionati affrontare in base ai costi che variano secondo la tipologia di trasferta. Ogni danno accumulate richiede riparazioni, con conseguenti oneri economici che incidono sul bilancio. questa componente manageriale mira a coinvolgere chi è abituato a pilotare, introducendo una relazione quasi domestica con la vettura e con i suoi ritmi di utilizzo.

Il pacchetto di gestione si inserisce all’interno di una dinamica di guida che dovrebbe differenziarsi dalla mera prestazione, offrendo un approccio bilanciato tra sportività e responsabilità. In questa cornice, si nota una volontà di ampliare la fruibilità mantenendo una base simulativa, con la consapevolezza che alcuni elementi restano ancora in fase di affinamento.

problemi principali al lancio e progressi post-patch

Tra le criticità segnalate inizialmente figurano le interfacce, spesso poco intuitive quando si impostano periferiche e profili di gioco. Un aspetto particolarmente rilevante è l’assenza di un visualizzatore dei danni: l’individuazione precisa di quali parti sono danneggiate e in che misura non è immediata, generando frustrazione in situazioni di danni potenzialmente seri. Inoltre, il sistema delle penalità presenta una postulazione fissa di due secondi, applicata indipendentemente dall’evento: questa gestione può inficiare un sorpasso o una perdita di tempo già significativa.

Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, la situazione ha mostrato miglioramenti in seguito a patch: gli avversari lasciano spazi adeguati e non cercano più di insinuarsi attraverso la vettura del giocatore in modo collisionale. Non si tratta di una IA estremamente sofisticata, ma il livello di reattività è ora più coerente con l’esperienza di gara.

dinamiche di guida e confronto con altri simulatori

Project Motor Racing viene collocato all’interno della categoria di simulatori di guida, distinguendosi per una finalità rivolta a un pubblico di massa su console. La cifra stilistica punta a una simulazione meno estrema rispetto ad altri titoli, offrendo una fruibilità maggiore senza rinunciare a una certa profondità di guida. La collocazione si inserisce in una fascia intermedia tra Assetto Corsa EVO e Gran Turismo, proponendo una quantità di dettagli e una gestione di difficoltà meno esigente ma non priva di criticità.

Questo equilibrio si riscontra anche nella sensibilità di acceleratore e freno: la progressione sembra spesso marcata da una soglia molto netta tra input minimo e massimo, rendendo difficile modulare la percorrenza o l’uscita dalle curve. La mancanza di gradualità influisce negativamente sull’esperienza di guida, anche con vetture meno performanti come le MX-5. La dinamica complessiva resta problematica in alcuni contesti, mentre le classi GT e LMP registrano il miglior comportamento tra le vetture disponibili. Le hypercar, inizialmente difficile da gestire, mostrano segnali di maturazione post-patch, ma restano l’area di miglioramento principale.

Categorie: Videogames

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