Recensione di trident’s tale: avventura piratesca made in italy

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L’immaginario collettivo è ricco di archetipi legati alle avventure piratesche, un tema che non viene sempre esplorato a fondo. Sebbene titoli come One Piece e Pirati dei Caraibi abbiano catturato l’attenzione del pubblico, altri giochi come Sea of Thieves, Skull and Bones e diverse edizioni di Assassin’s Creed hanno limitato la voglia di nuove produzioni in questo ambito. In questo contesto si inserisce Trident’s Tale, il nuovo titolo sviluppato dalla casa italiana 3DClouds.

trama e personaggi principali

La storia ruota attorno a un leggendario tridente, un artefatto magico temuto nei mari e fonte di conflitti. Questo tridente fu diviso e disperso nel tempo, trasformandosi da realtà a leggenda. La giovane protagonista, Ocean, è un’orfana con una passione per i pirati che sogna di navigare i mari alla ricerca degli artefatti perduti per scrivere il proprio nome nella storia. Durante una delle sue commissioni per il padre adottivo, Ocean scopre una parte del tridente e compie la sua prima azione da pirata rubando una sciabola.

sviluppo dell’avventura

Questa azione scatena eventi imprevisti: la sua isola viene invasa da scheletri e bucanieri, portando alla morte del padre adottivo. Costretta a fuggire con il suo veliero, Ocean intraprende un viaggio avventuroso per recuperare tutte le parti del tridente mentre affronta nemici e scopre i misteri legati al passato della sua famiglia.

stile narrativo e gameplay

Il racconto presenta ritmi simili ai cartoni animati per bambini, con antagonisti caricaturali e personaggi secondari che fungono principalmente da spalle comiche. Sebbene questa formula risulti efficace per il target anagrafico previsto, alcune scelte narrative possono apparire scontate, riducendo l’interesse generale.

meccaniche di gioco semplici ma funzionali

Il sistema di combattimento è basilare ma accessibile ai più giovani; I giocatori esperti potrebbero trovare limitate le opzioni disponibili. Le battaglie terrestri offrono poche possibilità offensive mentre quelle navali risultano più divertenti nonostante siano anch’esse semplificate. L’esplorazione ricorda i platform dell’era PlayStation 2 con aree tematiche piene di forzieri nascosti e materiali per il crafting.

aspetti visivi e sonori

Dal punto di vista grafico, Trident’s Tale risulta gradevole ma poco memorabile; le città non invogliano all’esplorazione approfondita nonostante gli sforzi degli sviluppatori nel creare ambientazioni vive. Anche la colonna sonora appare debole con tracce poco incisive che non riescono a trasmettere l’emozione tipica dei titoli pirateschi.

giudizio finale su trident’s tale

In conclusione, Trident’s Tale rappresenta un buon esordio per uno studio indipendente: pur mantenendosi su toni semplici ed efficaci per un pubblico specifico, presenta limiti nella narrazione e nella caratterizzazione dei protagonisti. La semplicità del gameplay è adatta ai più piccoli ma potrebbe risultare poco coinvolgente per chi cerca esperienze più profonde nel genere piratesco.

  • Ocean – Protagonista orfana appassionata di pirati.
  • Padre adottivo – Figura paterna tragicamente persa.
  • Scheletri – Antagonisti che minacciano la vita sull’isola.
  • Bucanieri – Nemici durante l’avventura in mare.
  • Mercante – Fonte d’informazioni sul tridente.
  • Cattivi caricaturali – Personaggi secondari divertenti.

Gioco testato su PlayStation 5.