Recensione manga baki the grappler volumi 2-4

Il racconto di Baki si evolve in un’avventura sempre più esagerata, caratterizzata da combattimenti non regolamentati. Dopo la prima vittoria di Baki nel suo incontro ufficiale, ogni volume successivo presenta avversari dotati di abilità straordinarie e una forza demoniaca. La loro volontà di infliggere dolore o persino uccidere è evidente e inquietante. Nonostante ciò, Baki affronta ogni sfida con il suo consueto sorriso.
il conflitto nelle battaglie
In questa fase della narrazione, il conflitto rappresenta l’essenza stessa della storia. Ogni arco narrativo presenta situazioni imprevedibili: quali tecniche bizzarre utilizzeranno i combattenti? Come risponderà Baki ai colpi subiti? Quando le sue terminazioni nervose vengono danneggiate in un incontro, riesce a prevalere utilizzando solo un braccio; viene anche specificato che le sue lesioni possono essere facilmente riparate. Ciò indica chiaramente che il realismo non è l’obiettivo principale; piuttosto, si enfatizza l’intensità del combattimento. Ogni scontro aumenta in termini di posta in gioco, stravaganza e violenza.
il legame familiare
Un elemento importante emerge: Baki combatte per salvare suo padre. Questo potrebbe generare simpatia nei confronti del protagonista, ma la figura paterna è Yujiro Hanma, noto come “L’Ogre”, descritto come una creatura mostruosa con un’espressione quasi disumana e con la necessità di uccidere quotidianamente. In altre opere Yujiro sarebbe considerato il boss finale; In Baki The Grappler, è solo un altro dei tanti antagonisti.
l’evoluzione dei combattimenti
Nelle nuove edizioni del manga, la preparazione al combattimento diventa centrale. I personaggi sono valutati non solo per la loro forza fisica ma anche per il loro peso corporeo. Ad esempio, si apprende che una tigre sconfitta pesava ben 400 chilogrammi, suggerendo che chi l’ha abbattuta possiede una forza straordinaria.
l’arte visiva e narrativa
L’illustrazione migliora progressivamente e diventa sempre più cruda ad ogni capitolo. Le scene rappresentano colpi devastanti come se fossero proiettili affilati. La rappresentazione anatomica degli uomini è estremamente esagerata dall’artista Itagaki; vi sono momenti in cui volti demoniaci appaiono nella muscolatura umana stessa.
la psicologia dei personaggi
I cattivi sono tutti mostri e molti dei “buoni” lo sono anch’essi; essere un mostro umano può risultare addirittura ammirabile! Si desidera vedere Baki vincere ma anche che la sua vittoria sia giustificata dalla gravità delle sue azioni contro avversari terribili.
traduzione e adattamento
La traduzione curata da David Evelyn continua a brillare in queste edizioni: si percepiscono sangue e sudore nell’arte mentre i dialoghi trasmettono tensione palpabile grazie al lavoro del letterista Rafael Zaiats.
- Baki Hanma
- Yujiro Hanma (L’Ogre)
- Doppo Orochi
- Kureha Shinogi
- David Evelyn (traduttore)
- Rafael Zaiats (letterista)
Baki affronta una crisi di fiducia quando osserva suo padre sopraffare Orochi; incontra poi le precedenti vittime dell’implacabile Kureha Shinogi, il quale vanta un fisico impeccabile e conoscenze avanzate sul corpo umano. Questi incontri lo riportano alla forma ideale per combattere nuovamente.
