Artisti abbandonano dopo l'introduzione di nuove funzionalità AI

Giampiero Colossi • Pubblicato il 28/12/2025 • 6 min

Nel panorama digitale contemporaneo, gli artisti si trovano a dover fronteggiare una pressione crescente per proteggere le proprie opere dall’uso non autorizzato, soprattutto quando strumenti di intelligenza artificiale rendono facile modificare e ripubblicare contenuti altrui. una situazione che si è intensificata con l’introduzione di una funzione di modifica delle immagini su una piattaforma di social publishing, basata su un modello di IA chiamato Grok. questa funzione permette di selezionare un’immagine pubblica e di impartire comandi testuali per creare una versione modificata che può essere ripubblicata o inviata come risposta al creatore originario. la posta in gioco riguarda la tutela della proprietà intellettuale e la gestione dei diritti di chi crea contenuti originali su canali aperti al pubblico.

protezione delle opere nell’era dell’intelligenza artificiale

la dinamica descritta mette in luce una criticità centrale: quanto sia vulnerabile la produzione creativa di fronte a strumenti che consentono di alterare, riutilizzare o ripubblicare opere senza consenso. la discussione riguarda non solo la possibilità di manipolare immagini, ma anche la necessità di salvaguardare la paternità e la remunerazione degli autori. in questo contesto, la comunità artistica è chiamata a riflettere su modelli di protezione e sulle responsabilità delle piattaforme nel gestire contenuti e modifiche.

contesto e meccaniche della modifica immagine basata su grok

l’implementazione della funzione di editing si concentra sull’immagine pubblica: l’utente può inviare comandi testuali che generano una versione modificata, pronta per la pubblicazione o per un’invio diretto al creatore originale. i timori principali sono legati all’uso improprio delle opere e alla perdita di controllo su come vengano rappresentate o utilizzate, con potenziali implicazioni anche sul piano etico e professionale.

reazioni della comunità e impatti sugli artisti

boichi: la decisione di sospendere la pubblicazione

tra i nomi più rilevanti che hanno espresso protesta spicca mu-jik park, noto come boichi, autore di forti titoli come dr. stone e sun ken rock. l’illustratore, ospite al napoli comicon, ha annunciato che sospenderà la pubblicazione di fumetti e illustrazioni su X. la sua dichiarazione è stata motivata dall’uso della nuova funzione di modifica delle immagini e dal timore che le opere vengano usate senza consenso o compensazione adeguata.

«È con il cuore pesante e spezzato che scrivo queste parole. Per il momento, sospenderò la pubblicazione dei miei fumetti e delle mie illustrazioni su X», ha affermato, spiegando la scelta come risposta diretta alla funzionalità introdotta. ha inoltre chiarito che non teme l’intelligenza artificiale e crede nelle potenzialità future della tecnologia, ma non può accettare che le opere vengano sfruttate senza consenso o compensazione.

la decisione ha avuto conseguenze personali significative: boichi ha rivelato difficoltà nel nutrirsi dall’annuncio, attribuendo parte dell’impatto al sostegno ricevuto dalla comunità, che ha contribuito con traduzioni e diffusione di notizie. ha evidenziato che un progetto social legato al fumetto Sunday’s Sugar Glider, pubblicato su X con 55 pagine, vedeva in realtà 140 disegni completati nell’ultimo anno. la fiducia nel pubblico mondiale sembrava fondamentale per la realizzazione dell’opera, ma il cambiamento ha incrinato quel legame.

l’intervento si è concluso con un appello ai colleghi creatori: non si può rinunciare al lavoro che dona vita a opere condivise, ma va cercata una protezione adeguata per chi crea. la scena internazionale sta osservando interessata l’evolversi della situazione, con l’augurio che si possano trovare nuove modalità di tutela e remunerazione nell’era digitale.

l’episodio di iomaya e gli episodi di violazione

un ulteriore momento critico è stato registrato attorno all’artista iomaya. dopo aver pubblicato un’opera commissionata a pagamento e contrassegnata come contenuto per adulti, un utente anonimo ha manipolato l’immagine tramite Grok, aggiungendo la parola “Luddista” sull’addome del personaggio e definendo l’opera come contenuto AI di bassa qualità. l’artista ha condiviso un messaggio in cui riconosce che si è trattato di una commissione, realizzata con orgoglio per un cliente pagante, ma ora la visibilità è limitata e lo scenario è segnato da commenti ostili. il thread generato ha ottenuto milioni di visualizzazioni, migliaia di condivisioni e una notevole ondata di sostegno dalla comunità creativa globale. l’account associato all’utente che ha provocato la manipolazione, El3v3nDimesion, è stato successivamente disattivato, e la persona ha sostenuto di voler incoraggiare l’adozione dell’IA per creare arte.

un ulteriore aspetto aggravante riguarda la possibilità, tramite le versioni generate dall’IA, di rimuovere filigrane e strumenti di tutela imposti dagli autori, compromettendo l’ultima difesa contro l’uso improprio delle opere. la comunità ha risposto con una mobilitazione di solidarietà verso gli artisti colpiti e con un rinnovato accento sulla necessità di protezione dei diritti creativi.

risposte della comunità e prospettive per il futuro

in seguito agli eventi, migliaia di creativi hanno espresso vicinanza e promesso di utilizzare piattaforme alternative, come instagram, per continuare a condividere opere e aggiornamenti. molti hanno raccontato esperienze simili di opere manipolate, sottolineando come la funzione di editing possa trasformare la piattaforma in un ambiente ostile per la creatività. boichi ha indicato di voler continuare a pubblicare contenuti su instagram, pur non abbandonando del tutto x per restare aggiornato sugli sviluppi e attendere una possibile normalizzazione della piattaforma.

questo contesto solleva questioni fondamentali sul futuro dei diritti d’autore nell’epoca digitale: quali strumenti possono essere impiegati dalle piattaforme per prevenire abusi e quali compensazioni sono adeguate? quali misure di tutela possono garantire ai creators una vita professionale sostenibile in presenza di tecnologie in rapido sviluppo?

la vicenda di boichi e di altri artisti rappresenta un punto di svolta nel dibattito sui diritti creativi nell’era dell’intelligenza artificiale e invita a riflessioni concrete sul ruolo delle piattaforme, della comunità e delle stesse risorse tecnologiche.

paragrafo dedicato ai protagonisti principali:

  • boichi (mu-jik park)
  • iomaya
  • el3v3ndimesion
  • groK
  • x (la piattaforma)

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