Labyrinth: recensione del film anime che sorprende e affascina

Il film Labyrinth, diretto da Shōji Kawamori, si presenta come un’opera che sfida le convenzioni narrative e visive. La protagonista, Shiori, esprime fin dall’inizio una profonda inquietudine riguardo all’uso degli smartphone, affermando che “senza di essi, l’umanità sarebbe condannata”. La trama sviluppa un punto di vista opposto rispetto a questa premessa.
trama e personaggi principali
Labyrinth si concentra su Shiori, una studentessa del liceo ansiosa che vive nell’ombra della sua migliore amica Kirara. Mentre Kirara è estroversa e sicura di sé, Shiori lotta con la propria identità e utilizza un account anonimo per esprimere la propria frustrazione online. Un evento cruciale si verifica quando il suo smartphone si rompe, causando una frattura nella sua realtà personale e portandola in una dimensione alternativa.
l’alternativa dimensionale
Nella nuova dimensione, Shiori incontra versioni distorte delle persone intorno a lei, trasformate in adesivi digitali. Questo mondo oscuro riflette le sue paure più profonde e mette in evidenza la pressione sociale legata alla comunicazione digitale. La sua alter ego ideale emerge come una figura sicura di sé, pronta a conquistare il mondo dei social media.
tematiche centrali
aesthetic and animation challenges
L’aspetto visivo del film è caratterizzato da animazioni in CG tridimensionale che non riescono a catturare l’autenticità del movimento umano. I personaggi sembrano privi di vita, contribuendo a rendere l’esperienza meno coinvolgente rispetto ad altre opere del regista.
ospiti e partecipanti al festival
- Kawamori Shōji – Regista
- Kirara – Migliore amica della protagonista
- Kagami Suguru – Antagonista principale
- Komori – Personaggio secondario significativo
- Anxious Shiori – Protagonista ansiosa
- Ideal Shiori – Alter ego sicuro di sé della protagonista
conclusioni sulla visione del film
Labyrinth, pur presentando elementi interessanti e momenti divertenti, risulta essere un’opera difficile da valutare. La mancanza di coesione tra trama e sviluppo dei personaggi lascia lo spettatore con molte domande irrisolte. Sebbene possa risultare intrigante per alcuni versi, non si può consigliare senza riserve.
