Goldrake su Rai 2: il ritorno del leggendario robot che conquista nostalgici

Il leggendario anime Goldrake, un simbolo degli anni ’70, è pronto a tornare in televisione. La Rai ha ufficializzato il suo inserimento nel palinsesto autunnale 2025–2026, promettendo di riportare sullo schermo il celebre robot giapponese, suscitando emozioni sia nei fan storici che nelle nuove generazioni.
collocazione nel palinsesto di rai 2
A partire dall’8 settembre, ogni mattina dal lunedì al venerdì alle 8:00, Rai 2 trasmetterà Goldrake. Questa programmazione offre l’opportunità ai nostalgici di rivedere Actarus e il suo straordinario robot, mentre i più giovani potranno finalmente scoprire questa icona dell’animazione. Si prevede che diventi un momento atteso della giornata, da gustare con una tazza di caffè o durante la colazione.
restauro in hd per una nuova esperienza visiva
Grazie a un accurato restauro digitale, Goldrake presenta colori brillanti e dettagli nitidi che erano stati compromessi nel tempo, mantenendo intatto il fascino originale. Questo classico degli anni ’70 potrà ora essere apprezzato con una qualità visiva all’altezza delle tecnologie contemporanee. Il ritorno di Goldrake rappresenta non solo un revival ma anche un salto temporale dove la tecnologia moderna celebra la storia dell’animazione.
disponibilità su raiplay
Per coloro che non possono seguire le trasmissioni televisive, gli episodi saranno disponibili anche su RaiPlay. Questa opzione consente di rivivere le avventure del robot in qualsiasi momento, ampliando così il pubblico raggiunto e combinando la tradizione della visione mattutina con la comodità dello streaming on demand.
un ritorno ricco di emozioni
L’arrivo di Goldrake in Italia, alla fine degli anni ’70, ha segnato una svolta nella cultura popolare nazionale. Con questo rilancio, la Rai offre l’occasione di rivivere quelle emozioni storiche e trasmetterle a chi non ha mai avuto modo di conoscere l’affascinante mondo del famoso robot. Settembre si prospetta come il mese in cui il mito riprenderà vita, pronto a esclamare ancora una volta: “Alabarda spaziale!”.