Bâan: recensione del cortometraggio anime che esplora i confini dell’età adulta

Il cortometraggio Bâan -The Boundaries of Adulthood- esplora il viaggio di due giovani in cerca di un luogo che possano considerare casa. Il termine “Bâan” [บ้าน] significa “casa” in tailandese, sottolineando l’importanza del concetto di appartenenza. I protagonisti, Daichi e Rin, si trovano entrambi a vivere in mondi che non sentono propri e decidono di trasferirsi nei rispettivi universi: Daichi si dirige verso Euthenia, mentre Rin approda sulla Terra.
la ricerca di un nuovo inizio
Daichi è attratto dalla vita semplice e inizialmente vive da solo in campeggio nei boschi vicino a un villaggio. Con il tempo, però, riesce ad integrarsi nella comunità locale nonostante la sua provenienza da un altro mondo. Dall’altro lato, Rin è figlia di un immigrato umano a Euthenia e desidera ardentemente scoprire le radici del padre. La sua esperienza in Giappone contemporaneo risulta complessa, soprattutto per una straniera dotata di poteri magici.
un’allegoria dell’esperienza degli espatriati
Bâan rappresenta simbolicamente l’esperienza degli espatriati: narra le sfide affrontate da chi decide di trasferirsi all’estero dopo la laurea per cercare lavoro. Di fronte a questa nuova realtà, ci si trova spesso a dover scegliere se trovare il proprio posto in una cultura diversa o tornare alla familiarità della propria nazione d’origine.
- Daichi – protagonista maschile
- Rin – protagonista femminile
- Padre di Rin – figura centrale nel suo percorso
- Comunità locale – personaggi secondari significativi
tematiche e narrativa
Sebbene i temi siano profondi ed evocativi, il film pone maggiore enfasi sulla narrazione piuttosto che sulla coerenza logica della trama. Bâan, pur essendo un fantasy isekai atipico, presenta elementi della nostra realtà attraverso le esperienze quotidiane dei protagonisti.
l’arte visiva e musicale del cortometraggio
L’animazione realizzata dallo studio Daisy utilizza ogni istante per mostrare la propria maestria artistica. La brevità del cortometraggio richiede una narrazione visiva efficace; dall’importanza dei Naga al ciclo vitale fino alle emozioni di Rin rappresentate dai colori delle sue ali magiche.
A completare l’atmosfera contribuisce la colonna sonora composta da Kevin Penkin, noto per opere come Made in Abyss. La musica gioca un ruolo cruciale nel trasmettere le emozioni dei personaggi durante tutta la durata del film.
un’opera personale e universale
Bâan -The Boundaries of Adulthood-, creato dal YouTuber anime Garnt “Gigguk” Maneetapho, riflette esperienze personali legate all’emigrazione e al bisogno umano di appartenenza. Nonostante alcune incongruenze narrative, il corto riesce a toccare temi emotivi rilevanti.
Bâan -The Boundaries of Adulthood- sara disponibile sul canale YouTube di Gigguk dal 20 settembre 2025 con doppiaggio inglese e sottotitoli giapponesi. Una settimana dopo verrà rilasciato anche un documentario sulla creazione dell’anime.