Manga banditi nelle scuole canadesi: la controversia su black bird e trigun maximum

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La recente questione dei divieti sui manga si sta espandendo oltre i confini degli Stati Uniti, colpendo anche il Canada. In particolare, a Edmonton, Alberta, il Ministero dell’Istruzione e dell’Infanzia ha introdotto una nuova legislazione che impone la rimozione di determinati libri e manga dalle biblioteche scolastiche.

divieti nelle scuole canadesi

Tra le opere interessate emerge Berserk, creato da Kentaro Miura, considerato un punto di riferimento nel panorama dei manga. Solo alcuni volumi sono stati oggetto del divieto; in particolare, si fa riferimento al terzo volume che contiene la conclusione dell’arco narrativo The Guardians of Desire e l’inizio del famoso Golden Age.

altri titoli coinvolti

Nella lista figurano anche altri titoli significativi come:

  • Black Bird di Kanoko Sakurakoji
  • Trigun Maximum di Yasuhiro Nightow

situation negli stati uniti

Questa non è una novità per gli appassionati; lo scorso anno negli Stati Uniti erano già state bloccate o messe sotto revisione opere molto popolari tra cui:

  • Jujutsu Kaisen
  • My Hero Academia
  • Attack on Titan
  • Akira
  • Hunter x Hunter

L’argomento principale a sostegno di queste azioni è la volontà di “proteggere i bambini da contenuti inappropriati”. Numerose voci critiche avvertono che bandire libri non equivale a proteggerli, ma piuttosto limita l’esposizione a storie e punti di vista diversi.

dichiarazioni critiche sul tema

L’ex membro del consiglio scolastico di Edmonton, Bridget Stirling, ha evidenziato le problematiche legate a questa situazione: “Sono libri che permettono ai ragazzi di scoprire i mondi e le voci di altre persone. È preoccupante pensare a chi rimarrà escluso.” Inoltre, tra i testi segnalati vi sono anche classici della letteratura come:

  • Il racconto dell’ancella
  • Il mondo nuovo

a rischio l’educazione degli studenti

L’accesso limitato a tali opere rappresenta un impoverimento significativo del percorso educativo degli studenti. Mentre il dibattito continua, sono i giovani lettori a subire le conseguenze più gravi, perdendo l’opportunità di avvicinarsi a capolavori che hanno segnato la storia della narrazione.

Scritto da Gennaro Marchesi