American Manga Awards Hall of Fame: Focus su Studio Proteus

Contenuti dell'articolo

studio proteus e il suo impatto sulla scena manga

Il Studio Proteus, fondato nel 1986 a San Francisco, ha giocato un ruolo cruciale nella storia del manga, contribuendo in modo significativo alla sua diffusione e popolarità negli Stati Uniti. Questo studio è noto per la selezione, acquisizione, traduzione e localizzazione di alcuni dei titoli più influenti degli anni ’80, ’90 e 2000. Collaborando con editori come Dark Horse, ha introdotto opere iconiche come Ghost in the Shell, Oh My Goddess! e Appleseed.

riconoscimenti e premi ricevuti

Nell’ultimo fine settimana, il Studio Proteus è stato onorato con il premio della Manga Publishing Hall of Fame durante i 2° American Manga Awards tenutisi alla Japan Society di New York City. Tra i riconosciuti ci sono stati:

  • Toren Smith (fondatore e editore)
  • Dana Lewis (traduttrice)
  • Alan Gleason (traduttore)
  • Frederik Schodt (traduttore)
  • Tomoko Saitō (artista manga e letterista)
  • Adam Warren (creatore di fumetti)
  • Tom Orzechowski (letterista)
  • L. Lois Buhalis (letterista)

dettagli sul panel al anime nyc

Nell’ambito dell’Anima NYC, si è svolto un panel dedicato al Studio Proteus, con la partecipazione di Tom Orzechowski, Carl Horn di Dark Horse Manga, e Patrick Crotty di PEOW Studio. Durante l’incontro è stata annunciata la prossima pubblicazione delle opere di Kow Yokoyama: S.F.3.D Chronicles e la riedizione di S.F.3.D ORIGINAL. Il panel è stato moderato da Deb Aoki, che gestisce anche il comitato organizzativo degli American Manga Awards.

dalla traduzione ai cambiamenti nel settore del manga

Toren Smith, una figura chiave nello sviluppo del manga americano, ha curato gran parte della linea editoriale di Dark Horse. La sua visione ha portato a innovazioni significative nella localizzazione del manga, inclusa l’introduzione di effetti sonori letterati e pagine “flippate”, richieste dai licenziatari giapponesi.

difficoltà tecniche nella produzione dei manga originali

Nell’incontro, Orzechowski ha condiviso aneddoti sulle sfide affrontate nella re-lettering prima dell’era digitale. Le pagine venivano fornite in film pre-stampa oversized da stampare in camera oscura, richiedendo un lavoro manuale meticoloso per ogni effetto sonoro o dialogo.

sostenitori storici del manga americano

Punto saliente del panel è stata una video-messaggio dell’artista Masamune Shirow, noto per le sue opere classiche come Ghost in the Shell. Ha elogiato i contributi dello studio all’industria del manga.

a conclusione del panel: riflessioni personali su un’arte unica

Nella sessione finale Q&A, Orzechowski ha espresso nostalgia per i giorni della letteratura manuale: “Mi manca; era come se il mio sangue scorresse dalla penna… Il manga era magico.”

Scritto da Gennaro Marchesi