Outsiders volume 1: recensione del manga che sorprende

La narrativa contemporanea spesso esplora il tema dell’adolescente disillusa, che scopre un mondo sovrannaturale nascosto. Questo schema è presente in numerose opere, con Twilight come esempio più celebre nel panorama della letteratura giovanile. Non è l’unico caso; autori come Anita Blake e Sookie Stackhouse hanno anch’essi utilizzato simili elementi narrativi. La creazione del personaggio di Ema in Outsiders, da parte di Akira Kanō, si propone di allontanarsi dall’archetipo di Bella, cercando così di offrire una protagonista differente.
la trama di outsiders
Ema vive con la sorella maggiore Yuko dopo aver perso i genitori. Determinata a combattere le ingiustizie, possiede una collezione di armi tra cui taser e balestre, oltre a una moto vintage e un GPS per monitorare Yuko. La storia prende avvio quando la sorella non torna a casa dopo un evento lavorativo; Ema utilizza il suo dispositivo per rintracciarla. Durante la ricerca incontra due figure enigmatiche: Tamaki, un vampiro, e Taiga, un lupo mannaro.
I personaggi principali
- Ema
- Yuko
- Tamaki
- Taiga
difficoltà narrative e sviluppo dei personaggi
A metà del primo volume emerge che Tamaki ha trecento anni mentre Taiga è sulla trentina. Nonostante le apparenze giovanili, la dinamica relazionale tra i tre protagonisti solleva interrogativi etici e morali. Le interazioni tra Ema e i due uomini adulti possono risultare scomode per alcuni lettori, specialmente considerando l’età della ragazza.
lore sui vampiri e licantropi
L’approccio di Kanō alla mitologia dei vampiri e dei lupi mannari presenta alcune novità ma non sufficientemente distintive da renderle memorabili. I vampiri sono definiti “Aeternitas” mentre i lupi mannari agiscono più come mutaforma che come creature tradizionali.
criticità artistiche e narrative
Sebbene ci siano buone intenzioni alla base della narrazione, il risultato finale appare confuso. La progressione della trama risulta frammentata e le motivazioni dei personaggi poco chiare rendono difficile seguire lo sviluppo degli eventi in modo fluido.
a livello visivo: arte e stile grafico
L’aspetto visivo del volume presenta alcune qualità interessanti ma risente di uno spazio limitato che ne compromette la fruibilità. L’arte colorata per la copertina è senza dubbio accattivante; All’interno le tavole piccole ostacolano la comprensione delle scene.
considerazioni finali su outsiders
Outsiders, pur presentando potenzialità nel tratteggiare i suoi protagonisti, lascia aperti molti interrogativi sulla sua coerenza narrativa. La conclusione del volume suggerisce un legame intrinseco tra Ema e il mondo sovrannaturale di Tokyo, ma resta da vedere se questo basterà a convincere i lettori a proseguire nella serie.