Touring dopo l’apocalisse: episodio 9, un’avventura sorprendente

analisi dell’episodio di touring after the apocalypse

La recente puntata di Touring After the Apocalypse ha sorpreso per la sua capacità di evocare emozioni profonde, nonostante il tema centrale fosse quello delle corse automobilistiche. L’episodio inizia con Yoko che cerca di soddisfare il suo desiderio di velocità, utilizzando una moto elettrica nel Motegi Mobility Resort. La performance della moto non è all’altezza delle aspettative e porta a un’esperienza deludente.

la scoperta del museo

Dopo aver lasciato il resort, Yoko e Airi si imbattono in un museo straordinariamente ben conservato, pieno di veicoli iconici del passato. Secondo l’unico android presente come guida turistica, questi mezzi sarebbero ancora in grado di funzionare e gareggiare. La nuova figura robotica, ISAAQ, suscita preoccupazioni poiché ricorda un altro personaggio tragico apparso in precedenti episodi.

l’emozione della corsa

Yoko riesce a rivivere l’emozione della gara grazie agli odori familiari dei motori e alla sensazione di libertà che ne deriva. Anche Airi partecipa attivamente controllando un’auto da corsa appositamente modificata. Nonostante l’apparente leggerezza dell’episodio, emergono elementi inquietanti quando Yoko comincia a vedere visioni spettrali dei veicoli del museo che la incoraggiano durante la corsa.

la conclusione toccante

Alla fine della competizione, i mezzi smettono improvvisamente di funzionare e ISAAQ collassa. Questo evento solleva interrogativi su cosa sia realmente accaduto nel museo: è stato tutto solo frutto dell’immaginazione? La scena finale presenta luci blu che si elevano dai veicoli abbandonati mentre una colonna sonora emotiva accompagna i titoli di coda.

il significato profondo

L’impatto emotivo della scena finale risiede nella connessione tra Yoko e i veicoli abbandonati, simboli dell’amore e della cura ricevuti dai loro proprietari passati. Questo episodio esplora il concetto giapponese di “tsukumogami”, oggetti dotati di anima dopo essere stati trattati con affetto. In questo modo, Yoko realizza non solo il proprio sogno ma anche l’ultimo desiderio dei mezzi abbandonati: rivedere la pista da corsa prima della loro definitiva scomparsa.

  • Yoko
  • Airi
  • ISAAQ (android)
  • Museo dei veicoli storici
Scritto da Gennaro Marchesi