Recensione di out of time: il bizzarro ibrido tra roguelike e MMO

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Nel panorama videoludico, gli sviluppatori spesso si trovano a rivedere la struttura dei propri titoli. Le idee iniziali possono non funzionare come previsto e nuove ispirazioni possono emergere, rendendo il videogioco un campo fertile per l’innovazione. Esiste però un momento cruciale in cui si può decidere di apportare cambiamenti significativi, come quello di modificare il genere del gioco.

cambiamento di genere nel videogioco

Ripartire da zero o intraprendere un nuovo genere può essere una sfida considerevole. Diverse case di sviluppo hanno dimostrato che è possibile ottenere ottimi risultati con questa strategia, come evidenziato da SuperGiant Games con il loro titolo Hades, e da Housemarque con Returnal. Anche i creatori di Manticore Games, hanno deciso di trasformare il loro progetto iniziale, Out of Time, passando da un MMO a un roguelike più accessibile.

motivazioni dietro la modifica

L’idea alla base di questo cambiamento risiede nella necessità di immediatezza. Il team ha compreso che il formato MMO non era più funzionale e ha scelto quindi di adattarsi a un genere più attuale e apprezzato dal pubblico.

sistema di gioco e dinamiche principali

Out of Time presenta una trama minimale: a causa dell’invasione di forze sconosciute, il tessuto temporale sta collassando. Il compito dei giocatori è ripulire le varie epoche dagli invasori per ristabilire l’ordine.

Dopo aver selezionato l’epoca desiderata, i giocatori possono affrontare le missioni in solitaria o tramite matchmaking. Durante le battaglie, si dovrà affrontare la “nebbia di guerra”, che rivela progressivamente l’ambiente circostante e genera nemici man mano che viene esplorato.

  • Nebbia di guerra: svela solo ciò che viene esplorato.
  • Quattro abilità attive legate all’equipaggiamento.
  • Sfide con eventi casuali sul campo di battaglia.
  • Sfondamenti degli elementi dello scenario per ottenere risorse.

Ci sono delle criticità nel sistema: l’acquisizione dei nuovi pezzi d’equipaggiamento avviene lentamente e penalizza chi gioca in solitaria. Inoltre, la scarsità delle monete raccolte limita ulteriormente la progressione del personaggio.

h4>sistema di progressione limitante

L’equipaggiamento offre bonus significativi se si indossano quattro pezzi dello stesso set, ma questo approccio riduce la libertà creativa nel combinare abilità diverse.

h2 style=”clear:both;”>aspetti grafici e matchmaking problematico

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A livello stilistico, Out of Time si distingue per un cel shading curato e scenari variegati. Nonostante sia ancora in fase beta, emergono problemi significativi legati al matchmaking; forzare i giocatori ad unirsi alle partite senza considerare la disponibilità della community potrebbe minacciare l’esperienza complessiva del gioco.

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h4 > conclusioni provvisorie
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p > Out of Time strong > em > è attualmente in bilico tra successo e insuccesso; Manticore ha tra le mani un prodotto potenzialmente innovativo nel suo genere, ma deve affrontare numerose problematiche per garantire una progressione soddisfacente ai giocatori. Se riusciranno a risolvere queste criticità rapidamente, potrebbero trovare facilmente una propria audience; diversamente rischiano di cadere nell’oblio.

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p > Si sottolinea infine che essendo un titolo in accesso anticipato appena uscito sul mercato non è opportuno attribuirgli un voto definitivo poiché necessita ancora dello sviluppo completo.
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Scritto da Gennaro Marchesi